AthlAid Research Institute
Research & Development - Department of Physical Excellence & Sport Medicine Smart through Nutrition

Investiamo nel Vostro Futuro

Lo sport ha segnato in misura rilevante la storia del XX secolo ed al giorno d’oggi la pratica di un’attività sportiva costituisce una componente essenziale della vita, rappresentando per molte persone di ogni età l’unica forma di esercizio fisico e l’unico presidio valido contro i danni arrecati al nostro organismo dalla sedentarietà e dagli eccessi alimentari.

L’iniziativa perseguita dagli autori del progetto AthlAid Research Institute (Laboratorio di Ricerca e sviluppo nel campo delle Prove, Misure, Compatibilità e Conformità alla Prestazione Fisica, Motoria ed Atletica) è quella di riunire in un unico luogo le opinioni, i pareri, i convincimenti scientifici, competenze, le professionalità, tecniche e tecnologie necessarie per realizzare, regolare e espletare tutti gli eventi sportivi operanti sul campo e fuori dal campo, in modo tale da fungere come collettore di esperienza ovvero il punto di arrivo di tutte le esigenze legate allo sport. Questo tipo di HUB consente alle persone interessate di sfruttare in modo intensivo le competenze di alto profilo che messe in gioco consentono di allargare quotidianamente la discussione tecnica e scientifica tracciando in modo più scientifico la rotta e le traiettorie per il successo e la vittoria in totale sintonia con criteri utili ad assicurare a tutti i contraenti una pratica dell’attività sportiva, anche agonistica, scevra da rischi e il più possibile sicura.

Lascia qui i tuoi dati ed i tuoi quesiti e noi ti ricontatteremo con una bella sorpresa in omaggio per te:

I nostri modelli matematici, gli schemi di progettazione ed i piani di didattica personalizzati sono basati sull'esperienza diretta e sull'esecuzione di prove eseguite assieme al vostro personale direttamente in campo

Insegnare in due direzioni: 

A) Generare nuove ntuizioni, avere “cuore”, fortificare la buona volontà e lavorare per missioni;
B) Progettare interventi in Job-Training, calibrare e dosare le attività con particolare attenzione al particolare, produrre materiali idonei, valutare ex ante, in itinere ed ex post.

Operiamo in modo tale che la progettazione formativa di cui avete bisogno e quella didattica necessaria a colmare i divari di conoscenze si incontrano a metà strada. 

Modello progettuale di base:

1. Progettazione per obiettivi;
2. Progettazione per contenuti;
3. Progettazione per concetti;
4. Progettazione per situazioni;
5. Progettazione per soggetti;
6. Progettazione per competenze.

Fasi della progettazione 

• Analizzare il contesto operativo (bisogni e realizzabilità); 
• Definire gli obiettivi a breve, medio e lungo termine; 
• Organizzare gli interventi in fasi facilmente assimilabili; 
• Individuare le strategie di insegnamento in relazione agli operatori che devono apprendere, i metodi operativi più pratici possibili e le tecniche didattiche complete di apparati e tecnologie allo stato dell'arte; 
• Scegliere le tecnologie adatte e le loro modalità di utilizzo; 
• Produrre i materiali; 
• Definire i criteri di verifica, gli standard di valutazione e gli indicatori di monitoraggio; 
• Distribuire e ripartire compiti ed attività agli operatori tecnici, amministrativi e di staff; 
• Valutare i risultati; 
• Analizzare gli effetti a medio e lungo termine.

Questa Landing intende diventare un punto di raccolta dati europeo in cui si incontrano domanda e offerta (B2B e B2C) di tutti gli stakeholder appartenenti al mondo dello sport.  Qui si fa anche cultura e si programmano eventi educativi, formativi e di raccordo delle competenze tecnico-scientifiche coinvolte nel mondo dello sport. Qui si raccolgono dati sugli interessati alla programmazione prevista dal Progetto Athlaid Research Institute


I sistemi sanitari mondiali, per quanto di eccellente livello presentano evidenti lacune, come del resto è dimostrato da molteplici testi di Mktg sanitario alquanto famosi. I sistemi sanitari internazionali, ma soprattutto quello italiano, non investono abbastanza nelle tecnologie innovative e nelle misure di prevenzione, che per esempio invoglino la popolazione a cambiare stile di vita oppure ad individuare in anticipo i problemi di salute che verranno. Negli documenti di programmazione sanitaria degli ultimi anni alcuni settori, come quelli della riabilitazione e dello sport, vengono individuati tra quelli che necessitano di maggiore sviluppo e contestualmente viene segnalato il ruolo crescente dell’innovazione tecnologica e dell’uso di sistemi avanzati, che restano preziosi nell’arricchire ed integrare i tradizionali metodi di valutazione di funzionalità. Alcuni di questi strumenti innovativi possono fornire informazioni ed indici di grande utilità nella scelta e nel controllo dei percorsi terapeutici, consentendo un enorme risparmio sulla spesa sanitaria.

L’iniziativa perseguita dagli autori del progetto AthlAid (Laboratorio di Ricerca e sviluppo nel campo delle Prove, Misure, Compatibilità e Conformità alla Prestazione Fisica, Motoria ed Atletica) è quella di riunire in un unico luogo le opinioni, i pareri, i convincimenti scientifici, competenze, professionalità, tecniche e tecnologie necessarie per realizzare, regolare e espletare tutti gli eventi sportivi operanti sul campo e fuori dal campo, in modo tale da fungere come collettore di esperienza ovvero il punto di arrivo di tutte le esigenze legate allo sport. Questo tipo di HUB consente alle persone interessate di sfruttare in modo intensivo le competenze di alto profilo che messe in gioco consentono di allargare quotidianamente la discussione tecnica e scientifica tracciando in modo più scientifico la rotta e le traiettorie per il successo e la vittoria in totale sintonia con criteri utili ad assicurare a tutti i contraenti una pratica dell’attività sportiva, anche agonistica, scevra da rischi e il più possibile sicura.

Lo sport ha segnato in misura rilevante la storia del XX secolo ed al giorno d’oggi la pratica di un’attività sportiva costituisce una componente essenziale della vita, rappresentando per molte persone di ogni età l’unica forma di esercizio fisico e l’unico presidio valido contro i danni arrecati al nostro organismo dalla sedentarietà e dagli eccessi alimentari.

Ogni sport richiede un dosaggio appropriato di questi fattori: la marcia ad esempio è quasi totalmente sola resistenza, il sollevamento pesi quasi pura forza esplosiva, il salto con l’asta forza più velocità, e così via; ma in sostanza la valutazione funzionale non può essere ricondotta ad una esclusiva misura di questi tre parametri e delle loro combinazioni.

Prima di esaminare da vicino questi fattori, bisogna far capire bene agli interessati in che modo vanno misurati ed attraverso quali tecniche e/o metodi rilevarli. Non tutti gli strumenti presenti sul mercato sono adatti a svolgere tale funzione, quindi la consulenza tecnica e progettuale offerta da Athlaid Research Institute vi sarà molto utile nel definire con precisione: come, cosa, chi, quando, dove e perché ma soprattutto con quali mezzi e con quali strategie generali, operative ed organizzative realizzarli (requisiti tecnici, tecnologici, strutturali ed organizzativi minimi necessari). 

Obiettivi Realizzativi

1 – STUDIO, ANALISI E DEFINIZIONE DELL'ARCHITETTURA DELLA PERFOMANCE ATLETICA
L'obiettivo di questo OR è acquisire tutte le conoscenze dei processi “bio-psico-sociali” e tecnico sportivi degli atleti afferenti al progetto e portare alla definizione di una prima serie di modelli matematici sviluppati da utilizzare e non esistenti e da sviluppare successivamente che serviranno in prima battuta a verificare e validare la modellazione dei processi acquisiti. L'analisi consentirà di individuare quelle fasi in cui utilizzare i singoli modelli come contenuti e funzioni. Ogni singolo modello individuato dovrà essere progettato tenendo in conto la globalità dei modelli da realizzare. L'analisi dell'interazione e delle proprietà che i singoli modelli dovranno avere, porterà allo sviluppo di modelli multifattoriali basati sulle tecnologie individuate e studiate. La prima fase del progetto è sostanzialmente caratterizzata dall’analisi e dallo screening dei processi metodologici sportivi e riabilitativi, delle tecnologie informatiche al fine di sviluppare le metodologie che sono alla base della realizzazione del passaporto biologico digitale della Performance fisica, motoria ed atletica.

Le attività che si sviluppano in questa prima fase del progetto hano l’obiettivo di caratterizzare le varie tipologie di funzioni del passaporto come missione strategica, come complessità dei dati da contenere ed in relazione della specifica fase di sviluppo del progetto Athlaid. 

Abbiamo una varietà di modelli, applicativi e protocolli che, mantenendo la struttura di base, cambieranno forma e caratteristica in funzione dei dati disponibili, da ricercare e/o da individuare a seconda delle richieste poste dallo staff sanitario della squadra, della federazione etc. interessata delle metodologie e dei processi legati alla specifica fase ed alla missione che ci si prefigge di raggiungere in sede di programmazione pre-campionato, ovvero al tipo di supporto alle decisioni che le informazioni raccolte dovranno fornire agli interessati.

Le attività che si sviluppano in questa prima fase del progetto hanno l’obiettivo di caratterizzare le varie tipologie di funzioni del passaporto come missione strategica, come complessità dei dati da contenere e vengono incardinate in relazione alla specifica fase di sviluppo del progetto Athlaid.

2 – DEFINIZIONE DELLA BASE DI CONOSCENZE E PROGETTAZIONE DELLA PERFOMANCE FISICA e/o DELLA FORMAZIONE ADATTA AD AUMENTARE LE CONOSCENZE SULLA PERFORMANCE MOTORIA E ATLETICA
A valle della definizione delle richieste e delle necessità della struttura richiedente e delle metodologie individuate, condivise e ritenute idonee, alla base del passaporto digitale della performance fisica, motoria ed atletica verrà definita ed impostata l’architettura del sistema di sviluppo assieme al cliente, basando il tutto su tecniche matematiche di pattern recognition. Verranno cioè definiti, attraverso le attività descritte in seguito, i vari moduli del sistema, le modalità di attivazione dei modelli, la tipologia dei dati in ingresso e uscita ed i protocolli di scambio dati con gli altri elementi partner e condivisi con tutti gli operatori del sistema di lavoro.

Verranno, inoltre, definiti la tipologia dei sottoinsiemi e dei sottosistemi che concorrono nel processo di attivazione dei modelli di lavoro, dei protocolli da adoperare e di tutti gli agenti attivi da utilizzare a supporto delle decisioni.

I contenuti individuati saranno condivisi dal gruppo di lavoro allo scopo di individuare delle metodologie comuni ai differenti domini che saranno utilizzate e specializzate nelle fase di sviluppo e di realizzazione dei dimostratori, allo scopo di rendere note informazioni che facilitino la comprensione di dati complessi anche all’uomo della strada. Le informazioni raccolte presenti e derivanti dalle metodologie in uso non potranno prescindere dall’integrazione in un’unica "memoria" consentendone il facile controllo e la eccezionale fruibilità a tutti i livelli di interesse. Le metodologie, inoltre, dovranno consentire la progettazione dei sistemi di supporto alle decisioni e definirne il "momento" di azione più idoneo a superare la problematica riscontrata. Gli strumenti customizzati da realizzare saranno strumenti vestibili "passivi" in modo che l'atleta possa guidare lo strumento e non esserne guidato.

L’alta configurabilità secondo differenti domini e molteplici proprietà dei singoli modelli operativi, sw applicativi e protocolli clinici internazionalmente riconosciuti sarà fondamentale per consentire l'approccio suddetto a tutti gli operatori anche quelli meno avvezzi all’uso della tecnologia.

3 – IDEAZIONE, PROGETTAZIONE, SVILUPPO E REALIZZAZIONE DEI DIMOSTRATORI
A valle delle fasi di studio e di progetto seguirà la realizzazione di un certo numero di dimostratori volti ad evidenziare i risultati raggiunti. Tali dimostratori non copriranno tutte le funzionalità definite per i sistemi di supporto avendo essi lo scopo di validare il metodo insito nel Passaporto Digitale della Performance Atletica e permettere la valutazione di eventuali benefici trasversali in revisione, cross-over, singolo cieco, doppio cieco, etc.

Gli interessati apprenderanno nuove metodologie e nuovi processi di preparazione atletica e di allenamento intensivo non affaticante, perchè i processi legati alla specifica fase di lavoro ed alla missione in corso, che ci si prefigge di raggiungere in sede di programmazione pre-campionato, sono interamente legate tra di loro ovvero sono ancorate al tipo di supporto alle decisioni che le informazioni raccolte dovranno fornire agli interessati.

4 - VALIDAZIONE CONGIUNTA DEI RISULTATI CON RICADUTA TRASVERSALE
La prima fase del progetto si concluderà con la realizzazione di tre modelli operativi: il primo di presupposto scientifico e coordinamento, il secondo di sperimentazione e prove pratiche (modello operativo) ed il terzo di verifica e controllo dei risultati. Validate le attività di studio, di impostazione, di analisi e definizione delle metodologie e delle tecnologie up-to-date che definiscono il tipo di approccio, il tipo di passaporto biologico digitale necessario, inteso non solo come data base di uso strategico ma anche come sistema di supporto diagnostico e predittivo necessario per prendere delle decisioni operative da intraprendere in fase di programmazione della preparazione atletica e durante campionato, le attività verranno svolte in totale sintonia con gli operatori della squadra e/o Federazione interessata.

La nostra offerta

Decodifica e Descrizione di Workpackages e Deliverables del Programma di R&S Athlaid
WP1.1 – Ideazione e impostazione dell'architettura della Performance
Tipo: Ricerca Industriale – Durata: 16 mesi (M1-M8)
In questa attività si andrà ad analizzare e definire il processo posto alla base del sistema di sviluppo del prodotto in modo da poterlo rappresentare tramite il “Passaporto Digitale della Perfomance Atletica” (inteso come insieme discreto di elementi/variabili/funzioni/parametri/componenti che caratterizzano, in maniera univoca, un sistema/atleta/sistema complesso inteso non solo in senso lato).

A partire dai dati resi disponibili dalla letteratura scientifica che si pongono a monte del processo analizzato, l’obiettivo è quello di definire un sistema che, agendo contemporaneamente sia sull’insieme di valori raccolti che sulle variabili osservate di cui il passaporto digitale della performance fisica, motoria ed atletica è composto, assume una specifica identità molto preziosa ai fini della programmazione strategica. Ciò fornisce una soluzione ottimizzata cliente per cliente, in termini di una serie di indicatori di comportamento, di performance e di attitudini (al variare delle categorie di disciplina, di atleta e di mansione) definite ex-ante (in itinere ed ex-post), che rappresenteranno i parametri di valutazione della soluzione individuata dal sistema. Il sistema complessivo può essere idealmente schematizzato come un insieme di sotto processi e componenti informative di interessante rilievo ai fini della ideazione, della progettazione, della preparazione, della cura, del recupero, dell’attività prestativa, della verifica e del controllo.

Una parte delle attività si basano sull’analisi critica di riferimenti come atleti professionisti e campioni di vecchio stampo tipo “Golden Players”. Si studieranno gli ambienti per lo sviluppo di modelli che utilizzano, per esempio, l’approccio multi-fisico alla preparazione, piuttosto che strumenti di simulazioni basati su un modello, oppure altri tipi di strategie di valutazione. Inoltre si definisce il livello di dettaglio e l’architettura di cui è dotato un modello di simulazione del sistema AthlAid, che basandosi su schemi supportati dalla letteratura scientifica assistono le varie fasi della preparazione con particolare riferimento a quelle più critiche nonché alle strategie operative da adottare in condizioni di “normalità” e/o di “pericolo”.

Si individuano i metodi per lo sviluppo del passaporto digitale della performance di prodotto/processo in presenza di requisiti funzionali accoppiati e/o contrapposti. Si individuano le "morfologie" del sistema di sviluppo, per le esigenze di ciascuna categoria coinvolta, in termini di possibili combinazioni tra il grado di dettaglio della rappresentazione cinematica, dinamca o sEMG o intesa in termini di dati (provenienti da altri dispositivi biomedici utilizzati per la diagnosi), le fisiche coinvolte e la funzionalità dei modelli di gesto posto sotto osservazione (atletico e/o patologico). ono poi individuati i metodi, le tecniche, i criteri e le attività di sostenibilità e di recupero specifici da inserire all'interno del passaporto digitale della performance fisica, motoria ed atletica.

Deliverables

D1.1.1 – Descrizione tecnica dell'architettura globale del passaporto digitale della performance basato sull'utilizzo dei modelli matematici: moduli funzionali, formato di scambio informazioni e strutture dati (M8).
D1.1.2 – Report contenenti criteri e regole per l’analisi morfo-funzionale di modelli complessi orientata alla costruzione di funzioni specifiche del passaporto (M8).

Analisi e identificazione dei processi e dei sotto-processi collegabili ai modelli matematici per le diverse categorie di atleti
Tipo di attività: Ricerca Industriale – Durata: 16 mesi (M1-M8)
In quest’attività studiamo, in prima istanza, i processi che possono essere governati dal passaporto digitale della performance fisica, motoria ed atletica. Tali processi sono, in una seconda fase, analizzati e scomposti.

Il processo globale di definizione potrà essere immaginato come composto da una prima famiglia di sotto insiemi e sotto processi che contribuiscono a generare le variabili/elementari costituenti il passaporto e da una seconda famiglia di sotto insiemi e sotto processi che opererano per definire i valori da assegnare alle variabili contenute nel passaporto stesso.

Sono poi individuate le fasi di preparazione di “base”, “avanzate”, “intensive” e “critiche” che maggiormente necessitano di essere supportate/valutate da appositi modelli di simulazione del sistema e saranno inoltre definiti gli scenari oggetto di maggiore interesse nell’ambito della categoria scelta.

Occorre che il richiedente sia in grado di dettagliare le attività da incanalare nei singoli passaporti. Terminata tale analisi si procede trovando la base comune fra gli approcci che saranno le fondamenta delle metodologie dei singoli passaporti di ogni individuo posto sotto osservazione.

Deliverables

D1.2.1 – Report sull’analisi delle fasi di preparazione atletica e riabilitazione “critiche” e definizione degli scenari di simulazione (M8)
D1.2.2 – Relazione tecnica sull'analisi dei processi e sotto processi in ambito sportivo e riabilitativo che verranno gestiti e governati dai modelli a base del Passaporto biologico (M8).

WP1.3 – Studio e scouting delle tecnologie abilitanti la realizzazione dei modelli matematici
Tipo di attività: Ricerca Industriale – Durata: 16 mesi (M1-M8)
La suddetta attività risulta focalizzata alla redazione dello stato dell’arte delle tecnologie delle piattaforme informatiche (IA, Big Data, Machine Learning, automazione, robotizzazione, miniaturizzazione) e dei modelli attraverso i quali ci si pone l’obiettivo di realizzare il Passaporto biologico. Nel dettaglio l’attività è rivolta all’analisi delle tecnologie presenti in commercio, con lo scopo di definire quali, tra quelle esistenti, meglio si adattano all’applicazione in esame necessaria al cliente per superare le difficoltà che incontra. Accanto a questa fase, si provvede a determinare per quali sotto processi individuati è necessario realizzare delle piattaforme o dei codici ex-novo, perché non rappresentati da tecnologie o moduli esistenti e/o quanto deve essere spinto il sistema informatico da utilizzare come fattor comune.

Deliverables

D1.3.1 - Relazione di ricerca tecnologica verso applicazioni industriali delle tecnologie abilitanti relative ai settori coinvolti con particolare riferimento a tematiche riguardanti metodologie dello sport, medicina riabilitativa e modelli di simulazione (M8).
D1.3.2 - Relazione sulle caratteristiche dei software di simulazione più comuni dell’analisi del movimento (M8).

WP1.4 – Modello concettuale del Passaporto Digitale della Performance Atletica in termini di struttura dati, proprietà/caratteristiche e funzionalità
Tipo di attività: Ricerca Industriale – Durata: 12 mesi (M3-M8)
Sulla base della conoscenza dei prodotti/processi produttivi si intende realizzare una struttura logica, che rappresenterà i dati, le proprietà e le funzionalità dei passaporti digitali nonché le caratteristiche di interazione con i processi che li utilizzano, in modo da rappresentare anche le regole alla base. Si prevede la definizione di un modello per la verifica delle possibili interazioni non prevedibili in sede di ideazione e programmazione. 

Si acquisiscono e si elaborano i risultati di cui alle attività WP1.2 e WP1.3, si definiscono i sistemi ed i sotto insiemi necessari, si effettua una scomposizione in sotto sistemi, in corrispondenza di ciascun sotto processo e si rende noto a tutti gli operatori in modo tale da rendere fruibile a tutti il uovo bagaglio culturale. Studiare le relazioni esistenti tra i sotto processi e renderle note. Tradurre analiticamente le relazioni e renderle note. Definire i criteri di consistenza globale e renderli noti.

Analizzare le possibili associazioni tra le entità appartenenti al sistema di valutazione ed, in particolare, quelle relative i sotto sistemi da utilizzare per modificare il processo.

Deliverables

D1.4.1 - Descrizione tecnica della struttura dati posta alla base del passaporto digitale (M8)
D1.4.2 – Report contenente la valutazione del modello concettuale di passaporto digitale e verifica dei risultati dell'analisi delle possibili associazioni tra le entità, basata su criteri di consistenza globale (M8).
D1.4.3 – Report sul modello di sistema di simulazione dell'esercizio sportivo ipotizzato (M8).

WP1.5 – Analisi e definizione delle metodologie per la realizzazione dei modelli matematici per le diverse discipline sportive
Tipo di attività: Ricerca Industriale – Durata: 12 mesi (M3-M8)
A partire dalle informazioni disponibili in termini di eventuali risultati ottenuti da una fase di analisi precedente al momento di avvio del sotto processo, nel rispetto dei requisiti di partenza, che rappresentano gli input del processo in questione, sarà necessario definire le proprietà e le funzionalità del passaporto digitale in modo generale e possibilmente unificato in modo da poter realizzare, o affidarsi successivamente, a degli strumenti che eseguano il processo di discretizzazione delle informazioni e la traduzione delle stesse dal formato sorgente, nel quale si trovavano, ad un formato che possa costituire gli elementi/variabili del passaporto. Gli strumenti che si realizzano per gli interessati, sono strumenti hardware e software, che potranno basarsi su di un core commerciale, arricchito dall’implementazione di moduli integrati, che siano sviluppati ad hoc cliente per cliente volta per volta con la massima segretezza richiesta dal caso. Realizzata in questo modo la struttura del lavoro e del passaporto biologico della forma fisica, motoria ed atletica, costituita dalle variabili raccolte risultato della discretizzazione operata da IA, Big Data Analysis e Machine Learning, risulta necessario elaborare una metodologia di associazione di possibili valori ai parametri/variabili precedentemente definiti, partendo dalle informazioni presenti nelle soluzioni di prodotto/processo esistenti, da ideare e/o da modificare.

L’analisi congiunta dei processi, delle metodologie e delle tecnologie esistenti è formalizzata con metodologie common che sono successivamente specializzate dalle singole categorie e discipline in modalità custom.

Deliverables

D1.5 – Report sulle metodologie poste alla base del passaporto digitale della forma fisica, motoria e della performance atletica (M8)

WP1.6 – Studio e definizione delle modalità e delle tecniche di integrazione/interazione tra i modelli matematici delle diverse discipline sportive e delle diverse categorie di atleti
Tipo di attività: Ricerca Industriale – Durata: 12 mesi (M3-M8)
Il processo di sviluppo si articola dalla fase di ideazione e Concept fino al progetto esecutivo e poi alla vera e propria attività di industrializzazione sportiva. L’idea rappresentata dal Concept Generale si arricchisce dei requisiti di progetto e viene trasformata in un elemento concreto durante il campionato. Il Progetto AtlhAid, però, deve essere completato e alimentato dalle informazioni (internal auditing e personal questionnaire) relative alla fase di avvio, sviluppo e realizzazione. In quest’ottica i passaporti biologici digitali realizzati si integrarano ed interagiscono in modo valido, efficiente, efficace, preciso ed accurato senza perdere in termini di affidabilità, ripetibilità e riproducibilità. L’attività programmata pregna di input è tale da garantire lo scambio di informazioni tra differenti reparti/operatori in quantità necessaria ad ottenere un prodotto completo nella sua totalità perché risponde a tutte le esigenze di tutti gli operatori coinvolti. I singoli passaporti biologici digitali identificati ed acquistati dal cliente dovranno interagire nella quota parte dei dati d'interesse ed intervenire nel momento opportuno (fase lavorativa) della categoria e della disciplina e/o mansione individuata.

Deliverables

D1.6 – Report sullo studio e definizione delle interrelazioni e interdipendenze tra operatori e passaporti biologici digitali della forma fisica, motoria e della performance atletica (M8).

WP1.7 – Sviluppo di prototipi di Passaporto Digitale della Performance Atletica
Tipo di attività: Sviluppo Sperimentale – Durata: 8 mesi (M5-M8)
Questa fase di SS rappresenta una validazione dei processi di definizione del progetto AtlhAid e si svolge grazie alla realizzazione di un dimostratore del passaporto digitale della performance fisica, motoria ed Atletica. In questa fase si opererà la discretizzazione di una categoria e disciplina prescelta.

Gli attributi di ogni singolo progetto e di ogni passaporto biologico digitale della performance consentono l’analisi del singolo sotto sistema e la verifica del risultato atteso.

Deliverables

D1.7 – Realizzazione di prototipi validanti le attività nei diversi ambiti applicativi (M19).

WP2.1 – Progettazione, Strutturazione e Classificazione della base dati che contiene i modelli e le informazione utilizzate nei processi decisionali
Tipo di attività svolta: Ricerca Industriale – Durata: 12 mesi (M5-M10)
Caratterizzazione e definizione della struttura della forma e della base dati. In queste strutture verranno immagazzinate le informazioni relative al progetto AtlhAid, al passaporto biologico digitale della performance fisica, motoria ed atletica precedentemente applicate, oltre a tutte le informazioni storiche relative agli aspetti di tipo prestazionale e di qualità in termini affidabilistici. Le informazioni saranno organizzate in modo da essere rappresentative dei cluster, individuati a priori, e delle condizioni al contorno che siano caratteristici degli ambiti applicativi definiti e/o sperimentali.

L’unione delle operazioni descritte garantirà un sistema di tipo lesson-learned, operante sulla definizione del passaporto biologico digitale della performance fisica, motoria ed atletica, e permetterà di sfruttare al meglio il bagaglio di esperienze maturato. Nel rispetto di quanto stabilito, viene individuato il meccanismo di collegamento biunivoco tra i parametri contenuti nel passaporto biologico digitale della performance fisica, motoria ed atletica con le informazioni storiche discretizzate e/o confrontabili con la normalità.

Deliverables

D2.1.1 – Progettazione dello schema generale della Base di Conoscenza contenente tutte le informazioni generali relative ai modelli (M10).
D2.1.2 – Progettazione dello schema specialistico per l’ambito sportivo prescelto (M10)
D2.1.3 – Progettazione dello schema specialistico per l’ambito riabilitativo (M10).

WP2.2 – Analisi e sviluppo di meccanismi di accesso alla base di conoscenza
Tipo di attività: Ricerca Industriale – Durata: 12 mesi (M5-M10)
Saranno definite delle procedure di trattamento delle informazioni in ingresso con l’obiettivo di tradurre le informazioni storiche relative a soluzioni particolari, adattabili ai casi che prevedono diverse condizioni al contorno. Una famiglia di sotto processi agirà operando una discretizzazione delle informazioni di cui sopra da cui prelevare i valori che permettano di realizzare un’associazione guidata ai parametri/variabili contenute nel passaporto biologico digitale della performance fisica, motoria ed atletica. 

Si definiscono a parte le modalità di accesso alle informazioni individuate e già organizzate secondo gli step della metodologia atletica dominante allo stato dell’arte.

Deliverables

D2.2 – Progettazione dei meccanismi di accesso e recupero di dati/informazione dalla Base di Conoscenza (M10).

WP2.3 – Progettazione dei sistemi di supporto alle decisioni nelle varie forme previste per gli ambiti applicativi richiesti
Tipo di attività: RI – Durata: 12 mesi (M5-M10)
In questa attività si prevede la formulazione di modelli e l'implementazione di codici che costituiscono il sistema di supporto alle decisioni. I codici saranno generati "ad hoc" oppure saranno realizzati mediante l’implementazione di moduli integrati in software di tipo commerciale. Si prevede sia la costruzione di agenti attivi, sia la formulazione di algoritmi di simulazione e valutazione della soluzione rappresentata dal passaporto biologico digitale della performance fisica, motoria ed atletica. I modelli innovativi faranno riferimento ai singoli settori di applicazione coinvolti, con l'obiettivo di integrare metodi ed approcci multi fisici. L'intera attività sarà sviluppata con marcato riferimento alle peculiarità del settore di applicazione a cui lo sviluppo del passaporto biologico digitale della performance fisica, motoria ed atletica si riferisce.

In generale, il sistema di supporto alle decisioni sarà sviluppato in maniera "microscopica" o "mesoscopica" in base agli obiettivi da raggiungere.

Deliverables

D2.3.1 – Progetto AthlAid e Progetto di passaporto digitale di supporto alle decisioni per l’analisi delle problematiche di perfomance elettro-meccanico che includa previsioni multi-fisiche (M10)
D2.3.2 – Progetto di un passaporto digitale per l’analisi sia in condizioni nominali sia degradate (M10)
D2.3.3 – Progetto di un passaporto digitale per l’analisi di soluzioni di allerta sia in condizioni nominali normali, redox infiammatorie e/o degradate (M10)

WP2.4 – Definizione delle tecniche e delle modalità di configurazione del Passaporto Digitale della Perfomance Atletica personalizzato in funzione delle fasi di preparazione atletica
Tipo di attività: Ricerca Industriale – Durata: 6 mesi (M5-M10)
Il sistema di sviluppo del passaporto biologico digitale della performance fisica, motoria ed atletica sarà progettato in modo da adattarsi ad ogni parte del processo di preparazione atletica. In questa fase, quindi, si studierà la modalità di configurazione dalla piattaforma, in modo che questo strumento possa essere utilizzato in ciascuna fase di lavoro potendo in questo caso adattarsi alla fase di scelta della migliore soluzione atletica (di preparazione, di allenamento, di riabilitazione, di recpero e rieducazione funzionale, etc.) a partire da dati noti, codificati ed accertati. Tale obiettivo sarà raggiunto grazie alla conoscenza immagazzinata e grazie anche alle informazioni provenienti dalle fasi di sviluppo poste a monte delle attività di avvio del processo in questione. In altre parole, si caratterizzerà la flessibilità, l'usabilità e l’adattabilità del passaporto biologico digitale della performance fisica, motoria ed atletica alle necessità dell'utente/cliente.

Deliverables

D2.4 – Studio dei meccanismi per la caratterizzazione e configurazione del passaporto biologico digitale della performance fisica, motoria ed atletica Digital Pattern mediante schemi parametrici in funzione della fase atletica di riferimento (M31).

WP3.1 – Realizzazione dimostratori in ambito Sportivo
Tipo: Sviluppo Sperimentale – Durata: 8 mesi (M08-M11)

Deliverables

D3.1 – Dimostratori su sistemi di body awereness, chassis e di manufacturing cycle configurabili ed integrati (M11).

WP3.2 – Realizzazione dimostratori in ambito riabilitazione anche sportiva
Tipo: Sviluppo Sperimentale – Durata: 8 mesi (M08-M11)

Deliverables

D3.2 – Dimostratore software istruito su di un sottosistema critico in ambito riabilitativo, ad esempio “Progetto OnPre Istituto dei Tumori Pascale di Napoli”, riconfigurabile ed integrato nel mondo dello sport (M11).

WP3.3 – Realizzazione dimostratori in ambito sportivo giovanile scolastico per la ricerca di nuovi talenti.
Tipo: Sviluppo Sperimentale – Durata: 8 mesi (M08-M11)


Deliverables

D3.3.1 – Dimostratore di sistema di supporto allo studio delle soluzioni di sviluppo sul piano emotivo, psico-attitudinale, di personalità e di temperamento legati alla performance (M11)
D3.3.2 – Dimostratore di sistema di supporto al dimensionamento di un programma di preparazione atletica e/o riabilitativa intensiva, controllata (M11)

WP4.1 – Utilizzo dei dimostratori nei vari settori
Tipo di attività: Sviluppo Sperimentale – Durata: 4 mesi (M11-M12)
Validazione del sistema passaporto biologico digitale della performance fisica, motoria ed atletica basato sui modelli matematici mediante confronto sperimentale con 5 categorie di atleti differenti che per condizioni morfo-funzionali ematochimiche e genetiche presentano gli stessi caratteri generali.

Deliverables

D4.1 – Report di Validazione, verifica e controllo (M12)


Gantt delle attività relative al Progetto AtlhAid (Primo Contratto di base almeno 60 mesi):

Perché acquistare da noi il progetto AthlAid

Lo sviluppo di innovativi protocolli di valutazione globale applicabili al processo di allenamento, verifiche morfo-funzionali continue di sportivi dilettanti ed professionisti verifica e controllo dello stato di forma, etc.. introducono concetti di "Decision Making" (pianificazione dell'allenamento mediante scelta/adattamento di esercizi e carichi di lavoro personalizzati) e "Outcome Assessment" (confronto pre/post allenamento) con metodo scientifico e progettuale, attraverso tecniche di training on the job. 

Ogni sport è diverso dagli altri e possiede caratteristiche e regole intrinseche ed estrinseche che lo rendono unico. Questo è uno dei motivi principali per cui è rarissimo trovare atleti che raggiungono il massimo livello in più di una disciplina. Eppure gli studiosi di tutto il mondo si sono resi conto che esistono famiglie di sport che presentano alcune somiglianze, almeno per quanto concerne il tipo di impegno che richiedono agli atleti. Andando più a fondo nello studio dello sport è possibile scoprire cose ancora più dettagliate ed importanti, a cui non ci si fa caso anche quando si conosce molto bene il tipo di sport che si guarda.

Non sempre questa divisione in famiglie è tanto intuitiva: lo sci di fondo per esempio assomiglia più alla maratona che alla discesa libera, e i tuffi sono molto più simili alla ginnastica che al nuoto. Queste differenze ed affinità sono legate al mondo circostante ed agli elementi al contorno in cui l’organismo dell’atleta funziona durante lo sforzo e la competizione. 

Ragion per cui è indispensabile comprendere che essendo il movimento umano un’esperienza cognitiva e sensoriale lungamente discussa e studiata da scienziati, filosofi, matematici e ricercatori di ogni genere l’ambito di partenza per studiare i risultati raggiunti dagli atleti nel mondo dello sport è proprio il movimento umano appunto. Si pensi ad esempio al fatto che è nata prima l’andatura bipede poi l’intelligenza. Alla base di qualsiasi movimento umano ed animale esiste un comportamento computativo intelligente, sinergico e adattativo di tutto il sistema biologico di cui siamo costituiti con elevata interazione tra i differenti settori fisiologici coinvolti (SNC, SNP, AMS, sistemi sensoriali afferenti e propriocezione) che lavorano in stretta collaborazione sia in feed-back che in feed-forward tra loro, allo scopo di far muovere agevolmente il corpo umano nello spazio circostante. 

Possiamo quindi considerare il movimento una sorta di sesto senso che è in grado di anticipare ciò che sta per accadere nella realtà che ci circonda. Pensando però al nostro cervello non tanto come ad un vero e proprio calcolatore elettronico che si adatta al mondo esterno, piuttosto ad un sistema che funziona come un sofisticato simulatore in grado di escogitare ipotesi, creare modelli basati sull’esperienza pregressa, inventare soluzioni a basso costo energetico di autoregolazione che proietta poi sul mondo esterno. (Alain Berthoz). 

Dal modello cibernetico di Bernstain, alla teoria sistemica di Anochin, fino alla più recente teoria percettiva proposta da Berthoz, a quella ecologica di Gibson, e, a seguire, dalle ipotesi basate sul concetto di reti neurali di Edelman per arrivare ai modelli di natura termodinamica applicati al campo della biologia del vivente e alla motricità di Kluger Kelso, il movimento viene oggi considerato come un fondamentale strumento di apprendimento e di comunicazione, sia per quanto concerne gli aspetti cognitivi come per quel che riguarda il pensiero creativo e i sistemi simbolici, per non parlare degli aspetti funzionali, già descritti, legati alla salute, al benessere ed alla performance, di nostro maggiore interesse.

Il movimento umano ed animale può quindi essere descritto come una lunga ed articolata catena di eventi, la cui sequenza di calcoli effettuata dal SNC in relazione ad esperienze già vissute, viene trasferita successivamente ai relativi moduli/distretti corporei periferici, permettendo all’essere umano di eseguire un altrettanto vasta collana di eventi/gesti che in fine giunge alla successione alternata di contrazioni ed allungamento dei muscoli che consentono ad ogni soggetto di muoversi agilmente e agiatamente nel mondo circostante.

Un movimento non si apprende mai solo per imitazione specifica dello schema motorio preso in esame. Per imitazione si arriva massimo a fissare la forma, il significato e dunque, in astratto, la finalità di un determinato gesto, ma il resto, ovvero l’adattamento ad un sistema di bisogni, di valori e di interessi propri dell’individuo deve essere costruito ad hoc. Si tratta di un processo molto lungo, lento, articolato e complesso che gli studiosi del Progetto AthlAid pongono interamente sotto i riflettori delle tecnologie dispiegate. Le piccole unità di base, gli schemi di movimento, alcuni dei quali già disponibili alla nascita, sono solo i “mattoni”, le tessere del complesso mosaico costituito dall’atto motorio intenzionale. I mattoni rappresentano la premessa indispensabile per creare un determinato saper fare, per la realizzazione compiuta del quale è necessario tuttavia acquisire oltre ai significati (programmi: apprendimento motorio e prestazione) soprattutto le regole (parametri: apprendimento e prestazione) che sottostanno all’azione, attribuendone valore e senso compiuto. Alberto Oliverio. Sviluppo Motorio e apprendimento (2007). 

Comprendere le modalità secondo cui gli esseri viventi coordinano i movimenti, sia quelli apparentemente semplici della vita quotidiana che quelli più complessi e difficili da eseguire in campo lavorativo, artistico e sportivo non è solo un’importante obiettivo scientifico perseguito dallo staff di AthlAid Project, ma è anche di interesse internazionale conoscere più da vicino tutte le sequenze e gli eventi deputati a svolgere queste routine neurofisiologiche. Si tratta di rilevanti implicazioni che attraversano trasversalmente numerose discipline mediche e scientifiche, ma è anche contemporaneamente il tentativo di catturare la complessità delle azioni finalizzate al movimento e del comportamento adattativo abbinato ad una forzata attività di apprendimento di nuovi schemi motori, con il fine di progettare una determinata performance in laboratorio. 

Per realizzare questo tipo di innovazione è necessario comprendere perché lo staff di AthlAid Project è interessato ad osservare gli atleti anche dal punto di vista fisiologico e funzionale. Esiste una specifica attività chimica che rende tutto il movimento ammissibile e fluido al tempo stesso, che si basa sul prerequisito di un corretto funzionamento di tutti i moduli/apparati che costituiscono il sotto sistema, il perfetto andamento della pompa Na+/K+ il regolare impiego dell’energia fornita dall’idrolisi della molecola chiamata ATP (adenosintrifosfato) e quindi la contrazione e l’accorciamento del muscolo e l’azione di restituzione che consente il ritorno ad uno stato di equilibrio muscolare in posizione neutra. Il processo di composizione e scomposizione dell’ATP è molto complesso, ma per ciò che ci interessa basterà dire che esistono tre tipi di metabolismi diversi: 
  • metabolismo anaerobico alattacido, necessario per sforzi brevissimi con una durata massima di 10-15 secondi; 
  • metabolismo anaerobico lattacido, necessario per sforzi intensi ma relativamente brevi; 
  • metabolismo aerobico, che prevale negli sforzi di durata superiore ai 4-5 minuti. 
Si possono paragonare questi tre tipi di metabolismo a tre tipi di combustibile usati per l’automobile: rispettivamente l’alcol, la benzina, il gasolio. Naturalmente nella grande maggioranza degli sport i diversi tipi di metabolismo, in particolare il secondo ed il terzo, coesistono.

L’output motorio viene continuamente controllato e corretto a seguito del confronto tra pianificazione centrale (rappresentazione del movimento atteso) e percezione sensoriale periferica (il movimento realmente effettuato). Il controllo motorio si riferisce a quell’insieme di funzioni fisiologiche e psicologiche che la mente e il corpo svolgono per governare la postura e il movimento, determinati e guidati dall’effetto più o meno concomitante di feedback periferici e programmi motori centrali (basi neurologiche finalizzate al controllo motorio) Vernon B. Brooks (1987). Sulla definizione del processo di controllo motorio appena enunciata esiste un sostanziale accordo, così invece non è per quanto riguarda le modalità attraverso le quali tale controllo viene effettuato. Su questo aspetto sussistono ancora forti divergenze che sembrano tutt’altro che in via di definizione: da un lato si sostiene la tesi di un modello di funzionamento prevalentemente basato su di un controllo periferico (a circuito chiuso); dall’altra parte un modello prevalentemente basato su di un controllo centrale (a circuito aperto) che non necessita fondamentalmente delle informazioni sensoriali. Richard A. Schmidt: Schema teorico di discreto apprendimento di abilità motorie (1975).

Il meccanismo a feed-back interviene pertanto in tutti quei casi in cui bisogna mantenere una variabile (la posizione di un’articolazione o la forza di un muscolo) o un valore prestabilito – processo di regolazione – come, ad esempio, nel mantenimento della postura e nel controllo e nel regime di movimenti lenti. Si deduce facilmente che detto sistema richiede tempo per poter analizzare i vari segnali, per cui è inefficace quando le variabili ambientali mutano troppo velocemente (si pensi al gesto di fermare con i piedi una palla in corsa).

Il meccanismo a feed-forward utilizza le informazioni sensoriali che finiscono per condizionare il programma motorio prevedendo una data successione di eventi (posizione, traiettoria e velocità della palla); ne consegue che tutto funziona fino a quando interviene una variazione imprevista (si pensi ad esempio all’autorete; la palla subisce un’improvvisa deviazione e, per quanto agile possa essere il portiere gli risulterà impossibile modificare la traiettoria del tuffo).

Un limite alla possibilità di controllo di un dato schema o pattern di movimento non è dato solo dalla velocità di esecuzione ma anche dalle possibilità – in teoria – infinite – di potenziali combinazioni di attivazione neuromuscolare e articolare che il sistema è in grado di produrre, detto anche grado di libertà. Le tecniche ad uso nel LAM LPMCC AthlAid Project sono in grado di rilevare tutti i singoli particolari elencati.

Recenti studi neurofisiologici riguardanti i processi di apprendimento e memorizzazione hanno dimostrato il ruolo cruciale delle informazioni destinate al SNC. In particolare, nell'ambito dell'apprendimento motorio, sembrano essere determinanti le informazioni sulla evidenza dei risultati (Knowledge of Results - KR) e ancor di più la conoscenza della performance motoria in tempo reale (Knowledge of Performance - KP). La KR è un feedback che convoglia al SNC dati presenti nell'ambiente come risultato dell'azione del soggetto. La possibilità di modulare la conoscenza dei risultati può essere utile per migliorare il piano motorio del soggetto. Nell'ambito della KP, cioè nella cognizione dell'azione in atto eseguita e letta in tempo reale, si può utilizzare una strategia che viene chiamata Feedback Rinforzato (Augmented Feedback, AF) attraverso l'ausilio di un particolare tipo di tecnologie sincronizzate tra loro e ben integrate nel progetto Athlaid. L'AF presuppone la possibilità di incrementare le informazioni, rilevanti per il SNC, durante l'atto motorio al fine di ottimizzare l'apprendimento motorio. Attraverso questi sistemi di informazione il SNC può attivare un cruciale meccanismo di apprendimento fisiologico chiamato "reinforcement learning" che controlla l'apprendimento, e quindi l'efficacia della performance motoria, in base ai feedback ricevuti.

Molti sistemi biologici sembra utilizzino questo meccanismo che adoperato con cura nella fase di preparazione/recupero degli atleti si trasformerà in un ausilio indispensabile per la programmazione dei risultati. 

Il metodo pratico, da sviluppare assieme allo staff del Progetto AthlAid che sarà affinato nel corso di 60 mesi di ricerca, si compone, sinteticamente, della fase della registrazione del movimento ottimale, replica del movimento registrato a video, invito al soggetto a cercare di aderire al movimento disegnato, valutazione e analisi del movimento, espressione del punteggio ottenuto, il tutto in modo interattivo o completamente automatico.

Ciò premesso, il Laboratorio di Analisi Biomeccanica del Movimento e Valutazione Funzionale e Controllo Motorio AthlAid, costituisce una struttura profondamente ed intensamente innovativa che sotto il profilo tecnico, tecnologico ed organizzativo è in grado di offrire a tutti gli interessati compresi gli sportivi, atleti o pazienti di qualsiasi livello test e valutazioni funzionali globali con il fine di fornire anche un utile e razionale servizio a tutti coloro che intendono introdurre un’attività motoria sistematica, agonistica o amatoriale nel proprio stile di vita.
(Es: Istituzioni locali, federazioni e società sportive la possibilità di studiare il gesto sportivo e sottoporre allenatori, preparatori e tecnici a corsi intensivi di formazione di perfezionamento)

Il Laboratorio LPMCC AthlAid è in grado di soddisfare le richieste di accertamenti clinici, strumentali e valutativi di cui le istituzioni, gli operatori, lo sportivo, l’atleta o il professionista necessitano per praticare la propria attività fisica in sicurezza.

Il progetto AthlAid si occupa della prevenzione e della cura del trauma da sport, con particolare riferimento alle patologie da sovraccarico biomeccanico e molto interesse è praticato alla fase di riabilitazione specifica del gesto sportivo, fino al raggiungimento della guarigione biologica e della ripresa funzionale totale. Inoltre gli sportivi afferenti al progetto AthlAid devono potersi sottoporre a valutazioni cliniche multi specialistiche, ad indagini strumentali con possibilità eseguire in laboratorio lo studio delle caratteristiche aerobiche ed anaerobiche, lattacide e alattacide, nonché le loro caratteristiche psico-attitudinali, di temperamento, antropometriche, calorimetriche e le loro capacità di forza e potenza muscolare. I programmi di riabilitazione sEMG isocinetica personalizzati, finalizzati alla metabolizzazione degli schemi motori maggiormente performanti rispetto alle capacità mostrate da ogni soggetto all’accesso nella struttura.

Obiettivo prioritario del Laboratorio di Biomeccanica del Movimento e Controllo Motorio AthlAid è pertanto quello di consentire l’ottimizzazione delle prestazioni attraverso specifici test e modificazioni dei programmi di allenamento mediante scelta/adattamento di esercizi e carichi di lavoro personalizzati, offrire la possibilità di prevedere i rischi di infortuni e fungere da supporto decisionale nella gestione delle risorse umane necessarie a costruire nell’atleta la consapevolezza e l’adattamento alle nuove task motorie. 

Lo scopo di questo progetto è quello di fornire, l'introduzione anche nel mondo dello sport, ai vantaggi teorici, pratici e metodologici dell’applicazione di modelli cognitivi alle “decision making” sportive. L'utilizzo di modelli di campionamento sequenziali sistematici e continuativi, in particolare, è motivata dalla loro corrispondenza con le dinamiche di lavoro, i processi di variabili che caratterizzano il corso decisionale nello sport; nella scelta di una particolare tecnica di allenamento; nel modificare le circostanze che impediscono ad un allenatore di eseguire correttamente sedute di tattica e strategia di gioco a beneficio di lunghe sessioni di preparazione, etc. Questo lavoro offre una breve descrizione di questi modelli, incoraggiando il loro uso in modo più affidabile ed efficace nella ricerca del processo decisionale basato sull’Outcome Assesment attuato nello sport. L'evidenza mostra che supportando l'uso di modelli di campionamento sequenziali rispetto ad altri approcci utilizzati nello sport abbinati al processo decisionale porta i risultati a subire variazioni in meglio a dir poco sostanziali. 

Alla base di ogni attività e di ogni progetto atletico la componente che deve dominare una visione integrata della salute intesa come stato di totale integrità biopsicosociale, benessere fisico, mentale e sociale dipende dall’equilibrio di tre principali livelli funzionali: (neuro)strutturale, biochimico e mentale, ognuno dei quali è rappresentato da un’area di intervento scientifica dedicata.

Il lavoro sviluppato presso il Progetto AthlAid evolve il concetto di “visione sistematica” in quanto qualsiasi organizzazione può essere considerata un “insieme” composto da diversi sotto sistemi correlati tra loro che ha determinato il risultato complessivo del sistema principale, ma non tutte le organizzazioni attuano contemporaneamente un programma di innovazione in tutti i campi di interesse di un’impresa come: prodotto/servizio, tecniche e metodologie, organizzazione e processo. Il rendimento globale del sistema proposto è dato dalla sommatoria dei rendimenti di ogni rendimento dei singoli sotto sistemi che lo compongono: per massimizzare il risultato d’insieme è necessario pertanto ottimizzare i rendimenti di ogni sotto sistema considerato raccogliendo il maggior numero di informazioni da tutte le aree coinvolte nel processo.

Vedi Bibiliografia (da chiedere e quotarsi a parte).

- Luca Mercogliano 

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